Il recente suicidio di Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Lodi che avrebbe scritto una recensione negativa forse falsa sul suo locale per attirare clientela LGBTQIA+, ci spinge a riflettere in merito alla possibile esistenza di un regime mediatico, e su come esso coinvolga l’opinione pubblica in presunte crociate contro il male.
Tale presunzione è dovuta sia alla reale rilevanza delle campagne innescate da un circo dell’informazione sempre più virtuale, sia alla supponenza dei promotori della crociata, auto-accreditatisi come campioni del bene. L’effetto...
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