Cosa facciamo
Laboratori in carcere di scrittura, grafica, pc, fotografia, musica ecc.
Per Voci di dentro i laboratori sono spazi/luoghi che hanno l’intento di allontanare i detenuti dai detenuti, dal circuito forzoso che ricompone dentro il carcere e nelle sezioni le stesse dinamiche che c’erano nei ghetti e nei quartieri emarginati, nelle zone di disagio del nostro paese. E quindi in questi laboratori, grazie alle relazioni con i volontari, si cerca di aiutare i detenuti a liberarsi dallo stigma e dall’etichetta affibbiata loro dal sistema sociale, mediatico e penale, ma anche conseguentemente dal legame di gruppo di emarginati, un legame che è una corazza che oltre a formare identità, li aiuta e li protegge. L’associazione opera per allontanarli il più possibile dal sistema carcere per portarli e inserirli in un percorso che li aiuti a vedere se stessi in un nuovo modo, a vedere gli altri non come persone delle quali approfittarsi, ma come se stessi allo specchio. Un percorso di crescita, di rispetto, di responsabilizzazione secondo quanto recita l’articolo 27.
Laboratori nella sede d’associazione (scrittura, lettura, ecc.) per persone in stato di disagio
In forza di una convenzione con l’Uepe (Uffici esecuzione penale esterna) e con il Tribunale di Chieti, in accordo con magistratura di Sorveglianza e carcere, una ventina di persone (tra loro articoli 21, detenuti ai domiciliari, affidati, ammessi alla pena alternativa) sono attualmente impegnate presso la sede dell’Associazione fino a tre giorni alla settimana in attività di volontariato a titolo gratuito. Sono seguiti dai tutor dell’Associazione e partecipano alla digitalizzazione di manoscritti, alla redazione di testi propri, alla discussione su temi della giustizia, del carcere, della pena.
Voci di dentro, rivista scritta da detenuti e volontari
Si tratta di un magazine di attualità e di cronaca scritto dagli stessi detenuti su temi legati al carcere, alla pena, alla giustizia. Il periodico, regolarmente registrato in Tribunale e diretto da un giornalista professionista, dà voce alle persone finite nel circuito della pena e fa conoscere una realtà che dai media è deformata con una infinità di luoghi comuni e pregiudizi.
Teatro
L’associazione Voci di dentro ha dato vita, all’interno del carcere di Pescara, a un laboratorio teatrale con la conseguente creazione di una compagnia(detenuti e volontari) che ha permesso la produzione di due spettacoli con il coinvolgimento di detenuti e di volontari. In particolare nel 2016 l’Associazione ha messo in scena all’Università di Chieti e al Teatro di Atri lo spettacolo “Il malato immaginario”, libera interpretazione dell’opera di Moliere, regia di Helis Lucchesi. Nel 2017 ha poi lavorato su un testo di Erika Mann che è stato ridotto da Carla Viola e messo in scena per la regia di Alberto Anello. Il lavoro è andato in scena il 24 febbraio 2018 con il titolo “Quando si spengono le luci” nel teatro del carcere di Pescara, l’11 aprile all’Auditorium dell’Università D’Annunzio alla presenza dell’ambasciatore di Israele Ofer Sachs, il 16 aprile al Teatro Circus di Pescara, il 2 giugno al Teatro Marrucino di Chieti con il nuovo titolo “Una notte d’ottobre”. La rappresentazione è tornata in scena il 25 gennaio 2019 al Teatro comunale di Atri e il 26 gennaio 2019 al Teatro comunale di Ortona. L’evento si è svolto in concomitanza con le celebrazioni nella ricorrenza del Giorno della Memoria organizzate dal Comune di Ortona. (https://unanottedottobre.blogspot.com/). Il 23 giugno del 2022 è stato messo in scena lo spettacolo teatrale Come semi d'autunno, regia di Ugo Dragotti, riduzione teatrale di Carla Viola. Testi realizzati nei laboratori di scrittura e teatro dell'associazione. Sul palco nel carcere di Pescara hanno recitato 9 detenuti e 7 tra volontari e studenti. Progetto realizzato con i fondi dell'otto per mille della Tavola Valdese.
Attività di formazione per studenti (sociologia, criminologia, psicologia, ecc)
Per effetto di convenzioni con l’Università d’Annunzio di Chieti, l’Associazione ospita annualmente come tirocinanti e stagisti molte decine di studenti che vengono inseriti all’interno di Voci di dentro e seguiti da un tutor nelle attività e nei laboratori in carcere e in sede. Stagisti e tirocinanti vengono così a contatto con il mondo delle carcere e con le persone detenute. Il lavoro pratico è preceduto da una intensa attività preparatoria e di studio su devianza e società.
Sistemazione archivio Tribunale civile Pescara
A seguito di un protocollo siglato da Voci di dentro con Tribunale di Pescara, direzione del carcere di Pescara, Magistratura di Sorveglianza, Uepe, l’Associazione cura con i propri volontari un progetto di recupero e di reinserimento sociale di persone ristrette nella Casa Circondariale di Pescara o in misure alternative alla detenzione o in messa alla prova. Il progetto prevede la sistemazione dell’archivio del Tribunale Civile di Pescara e Voci di dentro fa da tutor a persone indicate dal carcere e dalla Uepe.
Convegni, mostre, presentazione di libri
Negli anni l'Associazione ha organizzato incontri, convegni mostre e presentazoni di libri. Tutte iniziative per far conoscere il carcere per quello che è: sofferenza innanzitutto, altro male che si aggiunge inutilmente al male. Tra i tanti eventi il convegno dal titolo "Dalla pena al perdono" il 5 dicembre 2019 a Pescsara con Gherardo Colombo, Umberto Curi, Giuseppe Mosconi, Caterina Iagnemma, Rita Bernardini; l'incontro pubblico e mostra fotografica in collaborazione con la Camera Penale di Pisa "L'essenza del carcere" che si è tenuto a Chieti il 23 ottobre 2021 con Sandro Bonvissuto, Mauro Armuzzi, Serena Caputo, Dario Esposito, Elisa Mauri, Giuseppe Mosconi, Stefano Pallotta. Più recentemente il 30 giugno 2023 Voci di dentro ha organizzato a Pescara il convegno "Le mani dello Stato" con Vincenzo Scalia e Federica Guerretta. Per il ciclo di incontri "Scrivere Salva" l'associazione ha ospitato la presentazione di libri con gli autori Stefano Redaelli e Remo Rapino.